La Regione ha avviato da alcuni anni un programma denominato "Ritornare a casa" (RAC), finalizzato a:
- favorire il rientro o la permanenza in famiglia, nella comunità di appartenenza o comunque in un ambiente di vita di tipo familiare, di persone attualmente inserite in strutture residenziali a carattere sociale e/o sanitario o a rischio di inserimento in tali strutture, che necessitano di un livello assistenziale molto elevato;
- migliorare il grado di autonomia e la qualità della vita delle persone con autosufficienza compromessa;
- aiutare le famiglie delle persone non autosufficienti attraverso l'organizzazione di una rete di servizi e il sostegno al familiare di riferimento.
Il programma è attuato attraverso il finanziamento di progetti personalizzati, della durata di 12 mesi, che prevedano un piano di spesa di massimo 20 mila euro annui, di cui l’80% a carico della Regione e il 20% a carico del Comune di residenza dell’interessato (vedi nota 2).
L’importo effettivo del contributo annuo sarà determinato in base alla situazione economica del beneficiario, calcolata con il metodo dell’Indicatore della situazione economica equivalente – Isee secondo criteri e gli scaglioni stabiliti con la delibera n. 30/68 del 12 luglio 2011 (vedi sezione normativa).
Entro 15 giorni dal ricevimento della domanda di predisposizione del progetto personalizzato, il Comune ne darà comunicazione all'asl competente per territorio, che attiverà la relativa procedura.
Entro 30 giorni dall’attivazione della procedura, il Comune dovrà presentare il progetto alla Direzione generale delle politiche sociali.
Il competente Servizio della Direzione generale valuterà i contenuti del documento e verificherà il rispetto dei requisiti, dopodiché richiederà il parere alla commissione tecnica regionale (ma vedi anche il successivo paragrafo sui rinnovi).
Entro 15 giorni dalla conclusione dell’esame della commissione, il Servizio determinerà l'ammissione al finanziamento o esprimerà un rifiuto motivato, comunicando l’esito al Comune richiedente.
L’importo assegnato sarà trasferito dalla Regione al Comune in un’unica soluzione al momento dell’approvazione del progetto.
L’Ente dovrà:
- custodire tutta la documentazione relativa alle spese sostenute;
- a conclusione del progetto, presentare una relazione sulle attività svolte e sulle spese sostenute, accompagnata da una sintetica valutazione degli obiettivi raggiunti;
- entro il 30 gennaio dell’anno successivo a quello per cui è stato assegnato il finanziamento, quantificare, con determinazione del responsabile dell’area finanziaria e sociale, le economie degli esercizi precedenti derivanti da progetti non realizzati.